Comunicato Stampa
La Federazione scrive a diversi ministri e europarlamentari italiani in difesa degli agenti di viaggio sollecitando un intervento immediato su un emendamento che lede professionalità e al diritto
Fiavet Confcommercio ha scritto oggi al Ministro del Turismo, Daniela Santanché, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, al Ministro per gli Affari Europei il Sud, le Politiche di Coesione e per il PNRR, Tommaso Foti, e anche agli europarlamentari italiani della Commissione TRAN in merito alla delibera di questa Commissione del Parlamento Europeo nell’ambito della revisione della regolamentazione 261/04 Pax Right Proposal.
Durante la seduta della Commissione TRAN è stato approvato un emendamento che introduce l’obbligo, per gli agenti di viaggio, di restituire la commissione di intermediazione percepita per l’attività svolta, nel caso in cui il passeggero abbia diritto al rimborso del titolo di viaggio da parte del vettore.
Una decisione fortemente penalizzante per gli agenti di viaggio, in quanto li priverebbe dalla legittima remunerazione per l’attività professionale svolta.
E’ indiscutibile, infatti, che il compenso per il mandatario è dovuto indipendentemente dalle sorti del contratto oggetto di intermediazione, proprio per il lavoro eseguito all’atto della selezione e prenotazione del biglietto.
Quindi Fiavet Confcommercio scrive nella lettera ai ministri: “Ove passasse tale iniqua disposizione, gli agenti di viaggio, dopo aver svolto la loro attività di procurare la biglietteria aerea, sarebbero privati del loro legittimo compenso -il mandato è un contratto a titolo oneroso ex art. 1709 c.c.-, per fatto altrui: principio, questo, contrario al normale regime di responsabilità personale su cui si basa il nostro ordinamento ed ogni ordinamento democratico moderno”.
“Confido nell’intervento del Governo e dei nostri europarlamentari italiani – dichiara Giuseppe Ciminnisi, presidente di Fiavet Confcommercio – affinché venga salvaguardata la posizione degli agenti di viaggio, il cui diritto al compenso deriva da un mandato conferito dal cliente all’acquisto di biglietteria, e quindi autonomo e distinto rispetto al contratto di trasporto, relativo al prezzo del biglietto”.
Comunicato stampa